Nella stessa riunione è emersa la necessità di approfondire le tecnologie che consentano di accertare che l’iscritto partecipi effettivamente al corso (es. Sistema Pubblico di Identità Digitale, App, ecc.) dando eventualmente il via alla possibilità di erogare la formazione in streaming.
In ogni caso l’Esecutivo si farà promotore di un’iniziativa da sottoporre all’attenzione eventualmente anche del Ministero vigilante, che consenta agli iscritti di non subire conseguenze negative in ordine alla FPC attraverso una rideterminazione dell’obbligo formativo del triennio 2020-2022 o una proroga.
Sono stati inoltre approvati nuovi progetti di corsi online e già entro fine mese potrebbe essere a disposizione degli iscritti il primo.