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Il patrimonio culturale nei conflitti: rischi e riflessioni

CORSO IN PRESENZA
Per partecipare al corso è necessario esibire il Green pass

La Convenzione dell’Aja per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato (1954) sottolinea nel suo Preambolo un concetto fondamentale: i danni arrecati ai beni culturali di qualsiasi popolo costituiscono un danno al patrimonio culturale dell’intera umanità, poiché ogni popolo contribuisce alla cultura mondiale. Le comunità si identificano nel proprio patrimonio culturale, sia materiale che immateriale. Proprio per questo, il patrimonio culturale può diventare un “obiettivo pagante” in caso di guerre e terrorismo, volti a eliminare intenzionalmente i simboli di chi è ritenuto “nemico”.
Attraverso esempi tratti da guerre diverse si evidenzieranno alcuni problemi particolari, come l’utilizzo improprio di un edificio, la perdita del patrimonio immateriale, le reazioni della popolazione locale, il furto e il traffico illecito di beni culturali, i rischi legati alla ricostruzione e l’importanza dell’educazione di civili e militari, cercando di capire cosa si può imparare dal passato e quali domande può porsi un giornalista di fronte a questi temi, soprattutto se non ha la possibilità di accedere direttamente all’area di crisi.

RelatriceElena Franchi, giornalista, membro della Commissione Sicurezza ed Emergenza dell'International Council of Museums (ICOM) e della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (SIPBC)

Corso organizzato in collaborazione con la Fondazione Museo Civico di Rovereto RAM Film Festival   

Date di svolgimento: 
14 Ottobre 2021
Luogo: 
Rovereto (TN)