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Ordine dei giornalisti

Annullamento conferenza stampa giunta: l'Ordine interviene

La decisione della giunta provinciale di Bolzano di non tenere più la tradizionale conferenza stampa alla fine delle riunioni settimanali per comunicare le decisioni prese, interrompe di fatto un passaggio essenziale del patto tra governo e cittadini.
L’intenzione di sostituire la presenza dei giornalisti con l’ invio di comunicati a senso unico e video autoreferenziali, mina la democrazia. Cancellando l’incontro con la giunta, si impedisce ai giornalisti di fare domande sulla versione ufficiale dei fatti politici, si nega quel contraddittorio che, attraverso la presenza dei media, spetta ai cittadini e al loro diritto di essere consapevoli ed informati.
L’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige condanna fermamente la decisione di eliminare il confronto settimanale con la stampa, chiedendo al governo provinciale il rispetto sia della professione giornalistica sia dell’interesse generale ad una libera informazione, tutelati dalla Costituzione italiana.
Difendendo il giornalismo difendiamo la nostra democrazia.
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Nominato il nuovo Consiglio di disciplina territoriale

Il Presidente del Tribunale di Trento, dottor Luciano Spina, con decreto n. 151/25 ha nominato il nuovo Consiglio di disciplina territoriale dell'Ordine dei giornalisti del Trentino-Alto Adige/Südtirol.
Ne fanno parte Roberto Colletti, Margherita Detomas, Michael Eschgfäller, Paolo Ferrari, Valeria Frangipane, Marianna Giuliano (elenco professionisti) e Ugo Merlo, Uta Radakovich e Roberto Rinaldi (elenco pubblicisti).
La seduta di insediamento del Consiglio si terrà lunedì 8 settembre nella sede dell'Ordine.
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CNOG - Piattaforme sessiste e misogine: la solidarietà delle CPO e di Giulia giornaliste alle vittime

Le Commissioni pari opportunità dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, della FNSI e dell’Usigrai e Giulia Giornaliste esprimono congiuntamente la propria solidarietà a tutte le donne – cittadine, giornaliste, mogli ignare, deputate, personaggi pubblici– che hanno avuto il coraggio di denunciare la gogna sessista e la violenza verbale a cui vengono sottoposte, soprattutto sui social network e su siti o pagine creati “ad hoc”.
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