Angeli ha motivato gli esuberi con il taglio di 337.029 euro da parte della Provincia Autonoma di Trento, aggiungendo che i cinquantamila euro che gli saranno elargiti per il 2016 dalla Provincia quale contributo dalla legge sull'editoria non sono sufficienti ad invertire l'asserita tendenza negativa di bilancio.
"Speravo che qualcuno dei giornalisti si licenziasse spontaneamente, andando a lavorare al quotidiano online "Il Dolomiti" - ha detto testualmente Angeli - ma visto che nessuno ha preso questa autonoma decisione, mi vedo costretto a licenziare".
Nel settore tecnico, a fronte di cinque uscite, l'annuncio dell'assunzione di una unità produttiva nel settore tecnico a partire dal 1° gennaio 2017.
Appare singolare che il preannunciato licenziamento dei tre giornalisti avvenga quando ancora non si è concluso il travagliato anno di solidarietà senza che i lavoratori abbiano ancora percepito un centesimo del mancato introito dall'INPS per i lunghi accertamenti ispettivi dell'Ispettorato del Lavoro di Trento e del Ministero del Lavoro per "incongruenze" emerse nell'applicazione del CDS. Ma soprattutto sembra irrispettoso nei confronti di consiglio e giunta provinciale che ancora non ha concluso l'iter di approvazione della delibera attuativa della legge sull'editoria.
Di fronte a tale annuncio, il sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige e la FISTEL-CISL invitano il consiglio e la giunta provinciale di Trento a prestare la massima attenzione nel concedere denaro pubblico a chi ha già preannunciato di dimezzare il personale giornalistico.