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Il presidente dell'Ordine scrive al presidente del Consiglio comunale di Trento

24 Aprile 2013

Gentile Presidente,
Le scrivo, in qualità di presidente dell'Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige, per esprimerle tutto il mio sconcerto per le accuse che sono risuonate nell'aula da lei presieduta, contro i giornalisti trentini e più in particolare contro i colleghi dell'Ufficio stampa del consiglio comunale. Non posso – e con me tutti i colleghi – accettare offese sciocche, peraltro ripetute in più occasioni contro professionisti seri e preparati da parte di consiglieri comunali dall'ego insoddisfatto per spazi informativi che vengono decisi non dalla politica, ma dagli operatori dell'informazione, così come deve essere (continua cliccando sul titolo)  

I giornalisti non sono dei meri registratori, dei ripetitori televisivi o dei velinari di nessuno. Né di chi governa, né di chi sta all'opposizione. Tanto per essere chiari, con tutto il rispetto per chi lo fa, i giornalisti non sono dei meri verbalizzatori di sedute consiliari. Questo deve essere chiaro a tutti. Il nostro bene supremo è l'informazione ai cittadini e non la ripetizione pedissequa di frasi sconnesse di qualche politico esagitato. Le offese sui “servi di regime” le rispediamo al mittente, a chi crede di potere avere a sua disposizione delle truppe a cui dare ordini.
Vorrei esprimere anche stima e solidarietà alla collega Marianna Giuliano, nei confronti della quale sono state lanciate in aula, nelle
ultime sedute, accuse inaccettabili. Il suo è un lavoro prezioso. Ma non è un lavoro da verbalizzante. Ha le qualità, come tutti i colleghi dell'ufficio stampa del Comune di Trento, per capire le notizie. Unico vero faro del lavoro di tutti i giornalisti. Un lavoro che andrebbe riconosciuto e apprezzato ancora di più in un momento come questo, quando viene svolto da professionisti che vivono sulla propria pelle una condizione di precarietà del lavoro.
Non possiamo quindi accettare decisioni come quelle dell'allontanamento dall'aula dei giornalisti dell'ufficio stampa. La trasparenza, di cui troppo spesso la politica ama riempirsi la bocca, è dare tutti gli strumenti ai giornalisti affinché possano decidere come scrivere e dare le notizie al pubblico.
Spero che lei, Presidente, possa comprendere la nostra contrarietà. Per il resto, credo di potere garantire fin d'ora che i giornalisti trentini continueranno a fare il loro lavoro soprassedendo alle offese che fanno un torto anche all'intelligenza di chi le ha pronunciate.


Il presidente
Fabrizio Franchi