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I nuovi media e il diritto all'oblio

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È possibile essere dimenticati dalla Rete Internet? Libertà d’espressione o riservatezza?

L’umanità ha da sempre combattuto contro la paura di essere dimenticata, vedendo in ciò una minaccia alla civiltà e al progresso. Oggi invece, in piena rivoluzione tecnologica, ci vengono sottoposti interrogativi ed opportunità impensabili fino a pochi decenni fa, che meritano una profonda riflessione sulla loro natura e portata.

L’uomo è diventato un tassello di un più complesso sistema di puzzle digitale: la sua identità ha assunto le forme digitali di byte e megabyte. L’era della comunicazione moderna ha trasformato la realtà fornendoci nuovi strumenti per misurarla e nuovi filtri per conoscerla. I parametri di identità, tempo e memoria sono stati trasformati e plasmati a immagine dei nuovi mezzi di comunicazione come Internet. Ricordare e dimenticare sono due facce della stessa medaglia. L’avvento della società tecnologica ha prodotto nella nostra società mutamenti profondi, irreversibili, determinando la nascita di nuove problematiche sociali.

L’oblio viene quindi a definirsi sulla base di un bilanciamento tra libertà d’informazione e riservatezza, tra il diritto a essere dimenticati e la trasmissione della memoria storica e collettiva. L’oblio, articolandosi come profilo della Privacy e protezione dei dati personali, non è quindi solamente un problema giuridico, ma allo stesso tempo rivela profonde criticità sia a livello tecnico di deindicizzazione dai motori di ricerca, sia a livello economico e politico per il ruolo ricoperto dai service provider della Rete ai quali spesso viene affidato l’arduo compito del bilanciamento, e, infine, a livello sociale per una - troppo spesso - assente consapevolezza nell’uso dei media digitali.

Relatori: Davide Neri, avvocato; Maurizio Napolitano, ricercatore FBK

Date di svolgimento: 
1 Dicembre 2021
Luogo: 
CORSO RINVIATO