Il corso affronta le questioni riguardanti la deontologia dei giornalisti in materia di verifica delle fonti, correttezza e continenza, come risultanti dal Testo unico, con particolare riferimento all’ambito dell’informazione digitale e dei social network.
L’analisi del rapporto fra informazione e democrazia, fra libertà di espressione e correttezza, affronterà il conflitto fra teorie del complotto e scienza, amplificato dai social network. Si parlerà dei meccanismi di aggregazione delle informazioni, del ruolo delle “echo chamber”, dell’esposizione selettiva e della polarizzazione del pubblico nei diversi social network. Una riflessione sarà dedicata all’infodemia che si è verificata durante la “tempesta perfetta” della pandemia da Covid 19.
L’analisi proseguirà con una riflessione sulla vulnerabilità digitale dei cittadini, sul dilagare della disinformazione politica e commerciale, ma anche sul funzionamento dei processi decisionali e dell’interazione degli utenti con le piattaforme digitali.
Una parte del corso sarà dedicata ai recenti sviluppi delle tecnologie della comunicazione per quanto riguarda in particolare il fenomeno della manipolazione delle immagini, dei video e, in generale, dei contenuti multimediali, con un focus sui cosiddetti “deep fake” e sul ruolo che svolgono nel generare disinformazione.
Relatori:
Markus Perwanger, giornalista e conduttore televisivo, è membro del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti in rappresentanza delle minoranze etniche.
Walter Quattrociocchi è professore di Informatica alla Sapienza Università di Roma dove dirige il Center for Data Science and Complexity for Society. I suoi lavori sulla diffusione delle informazioni sono serviti per informare il Global Risk Report del World Economic Forum e usati da alti enti normativi e istituzionali. È coordinatore del gruppo impatto sociale ed economico della Task Force Dati COVID voluta dal Ministero dell’Innovazione.
Giuseppe Veltri è professore ordinario di Scienze sociali computazionali e Sociologia cognitiva al Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell'Università di Trento. È coordinatore accademico del programma di dottorato di Sociologia. È stato Senior Lecturer all'Università di Leicester, docente l'Università dell'East Anglia e borsista scientifico al JRC Institute for Prospective Technological Studies (IPTS) della Commissione Europea.
Giulia Boato è professoressa associata di Telecomunicazioni al Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione dell’Università di Trento. Coordina un gruppo di ricerca sull’analisi forense di dati multimediali che partecipa a vari progetti di ricerca internazionali ed è stata chair del ICPR Workshop on Multimedia Forensics in the Wild 2020. La sua ricerca è focalizzata sulla sicurezza dei segnali multimediali, in particolare sull’analisi forense di immagini e video, sulla rilevazione di eventuali manipolazioni e sulla discriminazione di dati reali e sintetici.
iscrizioni dal 24/10/2022 www.formaizonegiornalisti.it